È la più giovane musicista di Theresia, e il suo entusiasmo è contagioso: Matylda Adamus, violoncellista polacca di Wrocław, ha solo 22 anni e ha debuttato con Theresia quest’anno, dopo aver partecipato alle audizioni per archi.
Matylda, come hai conosciuto Theresia?
“E’ una storia un po’ buffa: tre anni ha a Bolzano ho visto una persona (una cantante) che passeggiava con una borsa di tela con la scritta “Theresia Youth Baroque Orchestra”: io avevo appena scoperto, innamorandomene, la possibilità di suonare lo strumento antico nel repertorio barocco e mi sono detta “devo saperne di più di quest’orchestra”. Così ho iniziato a seguirla e appena è stato possibile ho partecipato alle audizioni, e così eccomi qua.”
E come sei arrivata a Bolzano dalla Polonia?
“Mi sono trasferita a Bolzano tre anni fa per studiare al Conservatorio Monteverdi con il professor Roberto Trainini, che avevo conosciuto ad una masterclass in Polonia. All’epoca dovevo decidere cosa fare dopo la scuola superiore: avedone frequentato una ad indirizzo scientifico avrei potuto continuare con medicina o una facoltà scientifica, ma l’esperienza della masterclass mi ha fatto capire che volevo andare avanti professionalmente con la musica, e mi sono trasferita. In autunno conseguirò la Laurea, e poi mi sposterò a Verona per studiare violoncello barocco con Catherine Jones.”
Come hai scoperto la possibilità di suonare lo strumento antico?
“Il mio insegnante attuale è stato molto importante in tal senso: anche se il corso che sto facendo (una laurea di primo livello) è sullo strumento moderno, lui ha una mentalità molto aperta, ed ha un approccio molto mirato alle esigenze e alle caratteristiche di ogni singolo allievo. A Bolzano ho potuto provare uno strumento antico, e mi sono subito innamorata del suono delle corde di budello: in particolare ho iniziato a considerare sotto una nuova luce le Suites di Bach e a desiderare di studiarle con lo strumento antico.”
Dopo la laurea, continuerai a suonare lo strumento moderno o ti concentrerai sulla prassi esecutiva storica?
“Mi concentrerò sulla prassi esecutiva: del resto il “barocco” è presente nella mia vita da sempre. Quando ero piccola studiavo pianoforte e andavo a sentire i concerti con mia madre. A sei anni sentii per la prima volta un clavicembalo e ne rimasi affascinata: in più, il Caffè della Filarmonica di Wrocław aveva un clavicembalo e potei suonarlo, fu una bellissima esperienza!”
Durante questa residenza con Theresia avete suonato molta musica di Joseph Martin Kraus: conoscevi questo autore e la sua musica?
“No, ed è stata un’altra bella scoperta. L’orchestrazione è spesso stupefacente e credo che ne approfondirò il repertorio.”
Che obiettivi hai per la tua carriera? Ti vedi più come solista, in un gruppo da camera o in un’orchestra?
“Non mi sento tanto tagliata per l’orchestra, sono più attratta da ensemble piccoli; ma ho anche un sogno da solista, vorrei registrare le Suites di Bach per violoncello. Sono musica incredibile e vorrei eseguirle con il violoncello piccolo, uno strumento a cinque corde che ho potuto provare durante una masterclass e che mi ha colpito per il suo timbro.”
Matylda Adamus e gli altri musicisti di Theresia si esibiranno giovedì a Bolzano in un concerto tutto dedicato alle Ouverture di Joseph Martin Kraus sotto la direzione di Claudio Astronio