Seminari sull’interpretazione e sulla prassi esecutiva, ma anche testimonianze di storie professionali di successo e corsi intensivi sui più utili strumenti per affermarsi nella carriera musicale. Le attività formative di Theresia per il 2019 prevedono, all’interno delle residenze musicali, una serie di seminari dedicati ai musicisti che compongono l’orchestra, giovani professionisti che si affacciano al mercato del lavoro.
Si parte con Alfredo Bernardini, che il 30 aprile, nel cuore della residenza che si concluderà con i concerti del 3 e 4 maggio rispettivamente a Lodi e Mantova, scenderà dal podio del direttore per raccontare la storia professionale dell’Ensemble Zefiro, gruppo da lui fondato assieme a Paolo e Alberto Grazzi e oggi affermato a livello internazionale: Bernardini racconterà come nel 1989 lui e i fratelli Grazzi ebbero l’idea dell’ensemble, come mossero i primi passi e in che modo Zefiro ha raggiunto negli anni una fama consolidata.
Il giorno dopo (1 maggio) è previsto l’incontro con il musicologo David Wyn Jones, Professore alla Scuola di Musica dell’Università di Cardiff, riporterà il discorso entro la sfera dell’interpretazione musicale. Come lo stesso Jones ci ha spiegato in un’intervista, la conferenza illustrerà i rapporti – personali e musicali – tra Wolfgang Amadeus Mozart e Michael Haydn, fratello minore di Franz Joseph Haydn.
Durante la residenza in programma a Mantova dal 28 maggio al 2 giugno nell’ambito del Festival “Trame Sonore” i momenti di approfondimento saranno due: il primo con il fondatore e direttore artistico di Theresia Orchestra, Mario Martinoli, che partendo dall’esperienza di gestione dell’orchestra, sostenuta da un progetto di finanziamento culturale privato, parlerà di temi etici correlati al lavoro del musicista; il secondo incontro sarà con il grande pianista austriaco Alfred Brendel, guest of honor del Festival, che assieme al Quartetto Zaide terrà una master class sul Quartetto “La morte e la fanciulla” di Schubert.
Durante il mese di luglio gli archi dell’orchestra saranno in residenza a Ginevra impegnati in un progetto diretto da Chiara Banchini che si concluderà con due concerti il 7 e 8 luglio per i Concerts d’ètè a Saint Germaine. L’Accademia d’archi sarà l’occasione per ospitare un appuntamento particolarmente interessante, ovvero quello con Klaus Scherer, docente alla Facoltà di Scienze Affettive, che spiegherà qual è l’impatto emotivo del suono nell’attività del musicista, con una visita al laboratorio di neuroscienze dove si misurano le reazioni del cervello all’ascolto o alla produzione della musica.
In agosto è in programma una lunga residenza (8-22 agosto) in cui l’orchestra, diretta da Claudio Astronio, affronterà l’intero corpus delle Ouvertures di Joseph Martin Kraus, con concerti a Milano, Bolzano e Rovereto e la registrazione di un cd. Per approfondire la figura e l’opera di Kraus avremo ospite Bertil Van Boer, curatore del catalogo completo dell’opera del compositore. Bertil Van Boer terrà tre lezioni, durante le quali parlerà di Kraus da un punto di vista biografico, del mondo musicale alla corte del re di Svezia e dell’opera teatrale di Kraus con un focus sulle overtures. Nel corso della residenza di agosto è in programma anche una lezione in cui Simone Laghi, musicologo e segretario Artistico di Theresia, spiegherà come muoversi tra archivi, librerie e strumenti di ricerca online.