Sarà un caso che ci troviamo spesso a suonare in posti speciali, pieni di storie e di Storia?
Nel progetto dedicato allo “Zoroastre” di Rameau, che vedrà protagonista Theresia il 16 e il 17 ottobre, la nostra orchestra si esibirà in un edificio tanto antico quanto – per altri versi – recentissimo: il Teatro Galli fu inaugurato a Rimini nel 1857, più di 150 anni fa, e Verdi lo scelse per debuttare con la sua nuova opera “Aroldo”. Chiamato inizialmente “Teatro Nuovo” e dopo un paio d’anni intitolato a Vittorio Emanuele II, nel 1947 fu dedicato al compositore locale Amintore Galli. Peccato però che, a quel punto, del teatro rimanesse ben poco: i bamboardamenti della Seconda Guerra Mondiale infatti non risparmiarono il maestoso edificio (disegnato da Luigi Poletti, architetto e ingegnere dello Stato Pontificio). Le bombe distrussero gran parte della struttura, facendo crollare interamente l’abside e la copertura, circa il 90 per cento della sala e del palcoscenico (è rimasto invece pressoché integro il foyer) e provocando gravi danni al paramento albertiano, tali da rendere necessario lo smontaggio e il rimontaggio di tutti i blocchi. Saccheggi e demolizioni successive fecero il resto (la parte danneggiata è stata usata anche come cava di materiali da costruzione).
Con i suoi mille posti a sedere il “Galli” esprimeva al meglio l’idea rivoluzionaria di teatro portata avanti da Luigi Poletti, che nelle sue realizzazioni propose una variante del teatro all’italiana, con un’impronta architettonica classica (greco-romana) e monumentale. Luigi Poletti concepì il Teatro Comunale di Rimini come tempio della musica ispirandosi alla solennità e alla sontuosità dei templi romani.
L’idea di un restauro completo dell’edificio, per decenni quasi totalmente inagibile, ha cominciato a farsi strada una decina di anni fa: un primo progetto della Soprintendenza Regionale per i Beni e le attività culturali dell’Emilia-Romagna, datato 2004, è stato fatto proprio nel 2010 dall’Amministrazione Comunale di Rimini: come riportato dalla stampa la stima dei costi totali dei lavori è di 30 milioni di euro. Il primo intervento è stato quello sul foyer (“Sala Ressi”), già parzialmente ristrutturato tra il 1997 e il 2001: un lavoro durato cinque anni e terminato da poche settimane. L’inaugurazione ufficiale del Foyer del Teatro Galli è infatti avvenuta il 18 settembre, con una rievocazione al pianoforte della prima opera rappresentata nel Teatro riminese, l’Aroldo di Verdi.
Il doppio concerto di Theresia sarà dunque una delle prime manifestazioni ospitate da questo spazio storico restituito alla città, un’emozione per noi e per il pubblico che si aggiunge a quanto di nuovo ed eccitante ci aspetta con il progetto Zoroastro.
Nella gallery fotografica del Resto del Carlino, “Il Teatro Galli tra passato e futuro”