Dopo Kraus a Bolzano, Boccherini e Haydn a Lodi: il nuovo progetto sinfonico di Theresia Youth Baroque Orchestra ha anche una nuova casa, perché l’orchestra a ottobre sarà in stage per la prima volta a Lodi e terrà due concerti, a Lodi il 23 ottobre e a Milano il 24, guidata da una musicista d’eccezione, la violinista svizzera Chiara Banchini.
Per il direttore artistico Mario Martinoli è motivo di particolare orgoglio è “la collaborazione con una musicista importante come Chiara Banchini. Non dirige da tre anni perché si è ritirata, ma ha accettato di lavorare con noi perché crede nel nostro progetto e averla con Theresia è dunque un privilegio e un onore. Rientra nelle finalità di Theresia quella di dare l’opportunità ai nostri giovani talenti di lavorare con musicisti che rappresentano l’eccellenza a livello internazionale.”
Quali sono gli altri aspetti di novità legati a questo progetto? “Innanzituttto il fatto che presentiamo al pubblico il nostro primo cd: si tratta della registrazione di un concerto che abbiamo tenuto a Bolzano nell’agosto 2013, quindi una registrazione live, che proponiamo al pubblico di appassionati ma anche ai professionisti del settore per far conoscere Theresia Youth Baroque Orchestra.”
Anche la sede dello stage è una novità: “Sì, saremo a Lodi per una settimana e questo è per noi un ulteriore tassello di attività che amplia il raggio di azione del concerto: l’orchestra è formata da giovani talenti, studenti provenienti dalle maggiori scuole di musica d’Europa, da noi selezionati tramite audizioni annuali e opera secondo una logica di stage con concerti. Avere l’opportunità di una residenza a Lodi è dunque un sostegno importante al nostro lavoro, di cui siamo grati ai nostri partner. Dobbiamo in particolar modo ringraziare l’Associazione “Amici della Musica”, il Collegio San Francesco e il Rotary: parte degli incassi dei due concerti (per cui non è previsto un biglietto di ingresso ma un’offerta libera) saranno devoluti a sostegno dell’iniziativa benefica del Rotary “End polio now”, sulla lotta alla poliomelite, di cui il 24 ottobre ricorre la giornata mondiale. In più, suonare a Milano (in questo caso grazie alla collaborazione con le Serate Musicali) ci permetterà sicuramente di raggiungere un pubblico che ancora non ha avuto modo di conoscerci: l’interesse attorno a Theresia è comunque alto, tanto che proprio in Lombardia abbiamo già in cantiere una serie di progetti per l’anno prossimo.”
Cosa ci dice del programma del concerto? “Dico che ancora una volta corrisponde alla nostra vocazione, che è quella di valorizzare il repertorio del Settecento riproponendo autori o pagine di non frequente ascolto. Prendiamo Boccherini: è uno di quei compositori che, a dispetto della sua importanza, non è tra i più frequentemente eseguiti e noi ne proporremo due pagine, l’Ouverture in re maggiore op. 43, G521 e la Sinfonia in do minore op. 41, G519. L’altro autore in programma, Haydn, è invece sicuramente da annoverare tra i più saldamente radicati nel repertorio orchestrale, anche se della sua immensa produzione ci sono alcune chicche meno conosciute: è il caso dell’Ouverture dall’opera “L’isola disabitata”, che proponiamo anche per la sua potente ispirazione sturm und drang, in cui Theresia si rispecchia volentieri, accanto alla Sinfonia n. 15 in re maggiore, Hob. I/15.”
Theresia Youth Baroque Orchestra nasce da un progetto di mecenatismo culturale nel 2012: a due anni dalla sua nascita, qual è il bilancio? “E’ sicuramente positivo: in questa crisi di orchestre che si sciolgono e chiudono noi ci sentiamo portatori di un messaggio alternativo, di un modello diverso di promozione della cultura e della formazione dei giovani talenti. Certo, l’investimento come privati cittadini è imponente e va pensato “a lungo termine”: nell’immediato, la soddifazione principale sta nella crescita artistica che abbiamo visto nei nostri orchestrali, nel successo che l’orchestra ha avuto nei Festival di cui è stata ospite, nell’interesse crescente che si manifesta via via attorno al nostro progetto artistico e culturale.”