Summer 2015
Venerdì 21 agosto 2015, ore 20.30 – Dobbiaco, Centro Culturale Grand Hotel,
Sabato 22 agosto 2015, ore 21 – Bolzano, Chiesa dei Domenicani
Carl Philipp Emanuel Bach
Sinfonia Wq 180 in sol maggiore (1758)
Allegro molto – Largo – Allegro assai
Concerto per clavicembalo e fortepiano Wq 47 in mi bemolle maggiore (1788)
Allegro di molto – Larghetto – Presto
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Luigi Boccherini
Ouverture in re maggiore G521 (1790)
Allegro con molto spirito – Andantino – Allegro come prima
Sinfonia n. 27 in re maggiore G520 (1789)
Allegro – Andante – Minuetto e trio – Presto
THERESIA YOUTH BAROQUE ORCHESTRA
Chiara Banchini, direttrice
Assen Boyadjiev, fortepiano
Olga Pashchenko, clavicembalo
Il programma proposto è interamente dedicato a due tra i più importanti compositori di fine Settecento: Carl Philipp Emanuel Bach e Luigi Boccherini. Spiega il direttore artistico Mario Martinoli: “Si tratta di due autori spesso considerati minori sia dalla storiografia musicale sia dagli interpreti, ma che nonostante un relativo isolamento hanno avuto molta influenza, in ambiti differenti, sui compositori della generazione successiva. La breve sinfonia in sol maggiore Wq180 che apre il concerto fu scritta da Bach a Zittau nel 1758. Costituisce un esempio assai ben riuscito del sinfonismo di Bach, dove si fondono con maestria elementi strutturali – i tre movimenti tra loro collegati e da eseguire senza interruzione – ed esigenze narrative, evidenziate dalla natura marcatamente empfindsam del discorso musicale.”
“Il concerto in mi bemolle maggiore Wq47 è l’ultima composizione strumentale scritta da Carl Philipp Emanuel Bach a 74 anni nell’anno della sua morte (1788). Questo concerto è senza dubbio il più celebre esempio di opera scritta per cembalo e fortepiano, due strumenti che, nella ricezione moderna, appaiono tra loro concorrenti e cronologicamente separati, ma che in realtà hanno convissuto nelle sale da concerto fino agli inizi dell’Ottocento: lo stesso Mozart eseguiva i suoi concerti al cembalo ancora a metà degli anni ’80 e, negli stessi anni, era prassi consueta eseguire un’opera sull’uno o sull’altro strumento, indifferentemente. Il tipo di scrittura adottato da Bach per questo concerto ne è la dimostrazione: il linguaggio musicale scelto per i due strumenti è il medesimo, il fortepiano ed il clavicembalo dialogano utilizzando le stesse forme e le stesse strutture, senza discostarsi da un fil rouge che privilegia il discorso musicale, lasciando volutamente irrisolto il dualismo tra cembalo e fortepiano e mantenendolo in secondo piano.”
“Il tardo sinfonismo di Boccherini è ben rappresentato dalla breve Ouverture in re maggiore (1790), una delle sue opere orchestrali più famose, e dalla meravigliosa Sinfonia numero 27 in re maggiore G520, scritta per il Re di Prussia Federico Guglielmo II nel 1789. Un’opera, quest’ultima, di grande interesse e dai contenuti strutturali e narrativi moderni e sperimentali, soprattutto nel Presto finale, che curiosamente ritroveremo dieci anni dopo nelle prime opere sinfoniche di Beethoven. Una composizione assai vicina ad una concezione sinfonica già avanzata e certamente paragonabile al coevo sinfonismo viennese di Mozart e Haydn.”
Chiara Banchini
Chiara Banchini, nata a Lugano, è una delle massime figure della sua specialità; termina i suoi studi con un premio di Virtuosismo al Conservatorio di Ginevra e si perfeziona con Sandor Vegh. Si dedica per qualche anno alla creazione d’opere contemporanee come componente dell’Ensemble Contrechamps. Il suo incontro con Harnoncourt e Sigiswald Kuijken la porta ad appassionarsi all’esecuzione della musica del XVII e XVIII secolo con strumenti originali.
Ottiene il diploma di solista di violino barocco al Conservatorio dell’Aja ed è invitata a far parte di gruppi come La Petite Bande, Hesperion XX, La Chapelle Royale, iniziando una carriera internazionale di solista. Dopo aver insegnato al Centre de Musique Ancienne di Ginevra, Chiara Banchini diventa titolare della cattedra di violino barocco alla Schola Cantorum di Basilea; corsi d’interpretazione in diversi paesi d’Europa, Australia e USA completano la sua attività pedagogica.
Nel 1981 fonda l’Ensemble 415 che deve il suo nome al diapason più comunemente usato nel XVIII secolo e che sarà considerato come uno dei gruppi più prestigiosi per il repertorio sei-settecentesco. Chiara Banchini, oltre ad avere fondato e diretto il suo ensemble, ha eseguito e inciso numerose musiche cameristiche: le ultime incisioni dedicate alle sonate per violino solo di G. Tartini e all’integrale delle sonate di J. S. Bach con cembalo concertato, hanno ottenuto un Diapason d’or.
L’8 gennaio 2011 Chiara Banchini si congeda dall’Ensemble 415 e dall’insegnamento alla Schola Cantorum con un “Grand Concert d’adieu”, dedicandosi in seguito a nuovi progetti musicali: dirige regolarmente orchestre da camera che vogliono familiarizzarsi con il repertorio barocco e classico (Durban, Adelaide, Stoccolma, Barcellona, Berna); è invitata a far parte di giurie di concorsi internazionali, tra i quali il prestigioso Premio Bonporti, di cui è stata presidente di giuria; nel 2014 ha diretto la Theresia Youth Baroque Orchestra in occasione di uno speciale progetto di formazione orchestrale dedicato alle opere di Luigi Boccherini e Joseph Haydn. Una discografia importante testimonia la ricchezza delle sue attività musicali, coronate dai massimi riconoscimenti della critica.
Olga Pashchenko
Olga Pashchenko è una delle più giovani e versatili musiciste del panorama internazionale. Tra i numerosi premi che le sono stati riconosciuti, spiccano quelli del prestigioso concorso di musica antica di Bruges (2012), dell’”International Early Music Bach Competition” (2013) di Madrid e del concorso “J. S. Bach” di Lipsia. Olga si esibisce regolarmente come clavicembalista, pianista, organista e fortepianista, abbracciando un repertorio musicale che spazia dal XVI al XXI secolo.
Assen Boyadijev
Assen Boyadjiev è nato a Sofia nel 1980. È stato vincitore del Premio Theresia per la migliore esecuzione del Concerto K271 “Jeunehomme” di Wolfgang Amadeus Mozart al 1° Concorso Internazionale di Fortepiano “Premio Ferrari” di Rovereto, nel 2012. Tra le sue affermazioni in concorsi internazionali si ricordano i premi al concorso “Giovani talenti in musica” (Sofia, 1989) e al concorso “J. S. Bach” (Lipsia, 2006).
Theresia Youth Baroque Orchestra
Theresia Youth Baroque Orchestra (TYBO) è un’orchestra sinfonica professionale composta da musicisti sotto i 30 anni di età, provenienti dalle principali scuole di musica antica di tutta Europa. L’attività musicale dell’orchestra si concentra principalmente sullo studio e la riscoperta di autori del periodo classico.
L’orchestra è stata fondata dall’editore Mario Martinoli e fa parte del più ampio Progetto THERESIA, un’iniziativa di mecenatismo culturale promossa da un gruppo di privati cittadini desiderosi di investire il proprio tempo e le proprie risorse organizzative ed economiche nello sviluppo di progetti culturali giovanili di qualità.
TYBO ha debuttato nel novembre 2012 come orchestra residente del Premio Ferrari, Concorso Internazionale di Fortepiano presieduto da Malcolm Bilson; nell’agosto 2014 ha tenuto concerti nell’ambito della residenza presso il Festival Internazionale W.A. Mozart a Rovereto ed è stata in tour presso diverse rassegne musicali nel nord Italia, tra cui il prestigioso festival di orchestre giovanili del Bolzano Festival Bozen, con un programma interamente dedicato alla figura del sinfonista ed operista tedesco Joseph Martin Kraus. Nell’ambito dei progetti autunnali 2014 l’orchestra è stata diretta dalla celebre violinista e direttrice svizzera Chiara Banchini in occasione di due concerti a Lodi e Milano dedicati alle opere sinfoniche di Luigi Boccherini e Franz Joseph Haydn. Il direttore musicale permanente dell’orchestra è il cembalista e direttore bolzanino Claudio Astronio.