“A practice that deeply resonates in my body”.
Laura Catrani and the GYROKINESIS® method
By Emilia Campagna
June 27, 2022
Soprano Laura Catrani talks about the GYROKINESIS® method on the occasion of the workshop she’s holding for Theresia Orchestra as part of the EMPOWER project capacity-building program.
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Laura Catrani escapes too narrow definitions: she is a soprano that ranges from contemporary to baroque repertoire, and is active in commissioning new works (entirely her is the recent project “Vox in Bestia”, a Dantesque Bestiary with music by Fabrizio De Rossi Re, Matteo Franceschini and Alessandro Solbiati) as well as studying ancient scores. She sings, studies, teaches but in her professional life she has also introduced a physical practice, the GYROKINESIS® method, which she will present during Theresia’s residency in Mondovì to initiate the young members of the orchestra to this practice.
How does a classically trained singer become a trainer of the GYROKINESIS® method? We asked Laura Catrani directly: “The roots start from far away, from my childhood. I have always been attracted by movement and as a girl, I practiced artistic gymnastics at a competitive level. To dedicate myself to music I had to abandon gymnastics, giving up a big piece of my happiness, and over the years I have always tried to do activities that would bring me back to that feeling of well-being and balance experienced in my youth.”
When and how did you first experience the GYROKINESIS® method?
“The meeting took place 10 years ago and was dazzling: the occasion was the preparation of a show with the dancer Valentina Moar to build a performance in which on stage I would be the music through my voice, and she would be the body. We treated ourselves to twenty days of immersive rehearsals in Austria, where Valentina lives. Our daily routine involved a body warm-up in which I was able to experiment and practice the GYROKINESIS® with her, who was already a method trainer. It was a bomb. Of course, I was physically and mentally predisposed, but I was particularly impressed; this way of moving the body resonated deeply inside me, being a forgotten athlete as well as an active singer.”
How did you develop this passion?
“Back in Italy I took courses and deepened the knowledge of this practice that 10 years ago was still little known and in a sense elite. I studied to become a trainer and got my diploma in 2019.”
Your experience as a musician has allowed you to decline this method, making it a particularly suitable practice for those who play: in what way?
“First of all, I experienced the benefits on myself: the change that gave me the practice is not only about my body in motion but also my vocal technique, which is definitely improved and the development of a more dynamic use of breathing. That’s why I thought I would pass on this experience to my colleagues and then to the music students, starting with my singing students. I filtered my experience as a singer and musician by selecting targeted exercises.”
What was the reaction?
“Extremely positive. In these years I have been able to teach in different realities, including the courses for the students of the Conservatory of Milan and Cesena, those for the singers of the Accademia Verdiana of the Teatro Regio of Parma, as well as in my singing courses receiving beautiful answers.”
What benefits can the practice of the GYROKINESIS® method give to a musician?
“Beyond all the benefits that come from having an active and conscious body, as for musicians, we must keep in mind that they are often forced to unnatural positions or to manage heavy and uncomfortable instruments. I see that they have a hard time relating to symmetry and that they tend to stiffen up and hold wrong postures. Through practice, they learn to relax their shoulders, to stretch their back, and to achieve a body awareness that remains present beyond the moment of the lesson, thus being able to manage it when they study and play their own musical instrument.”
The GYROKINESIS® workshop is being organized under the EU-supported EMPOWER project as part of the capacity-building program. After this first time, the workshop will be up again in October and November.
Laura Catrani sfugge alle definizioni troppo strette: è un soprano che spazia dalla contemporanea al repertorio barocco, attiva nella commissione di opere nuove (interamente suo è il recente progetto “Vox in Bestia”, un Bestiario Dantesco con musiche di Fabrizio De Rossi Re, Matteo Franceschini e Alessandro Solbiat) così come nello studio di partiture antiche; canta, studia, insegna ma nella sua vita professionale ha fatto entrare anche una pratica fisica, il metodo GYROKINESIS®, che presenterà durante la residenza di Theresia a Mondovì per iniziare a questa pratica i giovani componenti dell’orchestra.
In che modo una cantante di formazione classica diventa trainer del metodo GYROKINESIS®? L’abbiamo chiesto direttamente a Laura Catrani: “Le radici partono da molto lontano, dalla mia infanzia. Sono sempre stata attratta dal movimento e da ragazzina ho praticato la ginnastica artistica a livello agonistico. Per dedicarmi alla musica ho dovuto abbandonare la ginnastica, rinunciando a un pezzo grosso della mia felicità e negli anni ho sempre cercato di fare attività che mi riportassero a quella sensazione di benessere ed equilibrio sperimentata in gioventù.”
Quando e come è avvenuto l’incontro con il metodo GYROKINESIS®?
“L’incontro è avvenuto 10 anni fa ed è stato folgorante: l’occasione è stata la preparazione di uno spettacolo con la danzatrice Valentina Moar per costruire una performance in cui in scena io sarei stata la musica attraverso la mia voce e lei il corpo. Ci siamo così concesse venti giorni di prove immersive in Austria, dove Valentina vive. La nostra routine giornaliera prevedeva un riscaldamento del corpo in cui ho potuto sperimentare e praticare con lei, già trainer del metodo, la GYROKINESIS®. È stata una bomba. Certo, io ero predisposta fisicamente e mentalmente, ma sono stata particolarmente colpita; il modo di muovere il corpo risuonava profondamente dentro di me, nel “me” atleta dimenticata oltre che cantante attiva.”
Come hai sviluppato questa tua passione?
“Tornata in Italia ho seguito dei corsi e approfondito la conoscenza di questa pratica che 10 anni fa era ancora poco conosciuta e in un certo senso d’elite. Ho studiato per diventare trainer ottenendo nel 2019 il diploma.”
La tua esperienza come musicista ti ha permesso di declinare questo metodo facendone una pratica particolarmente adatta a chi suona: in che modo?
“Innanzitutto ne ho sperimentato i benefici su me stessa: il cambiamento che mi ha dato la pratica non riguarda solo il mio corpo in movimento ma anche la mia tecnica vocale, che è decisamente migliorata e lo sviluppo di un uso della respirazione più dinamico. Per questo ho pensato di trasmettere questa esperienza ai miei colleghi e poi agli studenti di musica, iniziando dai miei studenti dei corsi di canto. Ho filtrato la mia esperienza di cantante e musicista selezionando esercizi mirati.”
Qual è stata la reazione?
“Estremamente positiva. In questi anni ho potuto insegnare in diverse realtà, tra cui i corsi per gli allievi del Conservatorio di Milano e di Cesena, quelli per i cantanti dell’Accademia verdiana del Teatro Regio di Parma, oltre che nei miei corsi di canto ricevendo risposte bellissime.”
Che benefici può dare la pratica del metodo GYROKINESIS® a un musicista?
“Al di là di tutti i benefici che derivano dall’avere un corpo attivo e consapevole, per quanto riguarda i musicisti bisogna tenere presente che spesso sono costretti a posizioni innaturali o a gestire strumenti pesanti e scomodi. Io li vedo che fanno fatica a relazionarsi con la simmetria, che tendono a irrigidirsi e a tenere posture scorrette. Tramite la pratica imparano a rilassare le spalle, ad allungare la schiena, e a raggiungere una consapevolezza del corpo che rimane al di là del momento della pratica presente al di là del momento della lezione, potendola così gestire quando studiano e suonano il proprio strumento musicale.”
Il workshop sul metodo GYROKINESIS® è realizzato nell’ambito del progetto EMPOWER, sostenuto dall’Unione Europea.