Che di mecenatismo si parli sempre più spesso, a vari livelli e in diversi contesti, è un dato di fatto che segna che il vento nuovo di un diverso sostegno alla cultura è possibile: dall’Art Bonus alle iniziative interamente private , il mecenatismo avanza a piccoli/grandi passi.
Per fare il punto della situazione e guardare avanti, il Conservatorio “C. Pollini” di Padova ha organizzato il convegno “Mecenatismo 2.0. L’evento italiano per discutere il mecenatismo culturale del futuro”: una giornata in cui esperti e protagonisti delle politiche culturali si confronteranno sul tema di una partecipazione e di un sostegno diversi.
Evento corale, reso possibile dal contributo e dalla collaborazione di molte realtà del territorio, a parlarcene è Margerita Colonnello, giovane componente del team organizzativo quasi tutto under 30: “La prima idea è nata tre anni fa da un confronto con il Direttore del Conservatorio di Padova, Leopoldo Armellini, e si è sviluppata anche grazie ai contributi di Gianluca Toschi e Martina Giannecchini, docenti di Economia Politica e Jacopo Bonetto, Direttore dei Beni Culturali: la questione principale, più che politica, è di civiltà, ovvero quella di un disinteresse del tessuto commerciale e produttivo della città nei confronti del mondo musicale.” Questioni di civiltà e di paradossi: da un lato infatti c’è “il mecenatismo delle Fondazioni, che con finanziamenti importanti sostengono le stagioni d’opera e le iniziative più istituzionali e di ampio respiro, dall’altro manca quel substrato di consapevolezza culturale che rende veramente ricca la città, con il piccolo commerciante che dona 500 euro rendendo possibile l’organizzazione di un concerto che lancerà un giovane artista.”
Il convegno punta dunque a creare dibattito e coinvolgimento attorno all’idea di mecenatismo e dare l’avvio a processi virtuosi e buone pratiche: per questo il format della giornata è volutamente innovativa: “Prima di tutto evitiamo l’approccio classico per il quale si ripete il mantra che la cultura è in crisi e va salvata ad ogni costo; e non è nemmeno il classico convegno accademico al quale partecipano solo addetti ai lavori che sanno già tutto sul tema.” Piuttosto, una giornata capace di generare contatti, conoscenze e interesse. Il programma della mattina prevede un “formato stile talk-show, con la giornalista Giulia Salmoso che intervisterà i vari relatori e un pianista jazz a riempire i momenti di pausa.” Alla sessione della mattina parteciperanno Claudio Bocci, Direttore di Federculture, Carolina Botti , Direttrice della Centrale Ales, Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Pierluigi Sacco, Professore di Economia della Cultura presso la IULM, Giulio Muratori, Capo Delegazione del FAI, Anna Viel, Presidente Confindustria Giovani di Padova e Giorgio Andrian , Esperto UNESCO.
Il pomeriggio sarà dedicato a una serie di interventi affidati ad alcuni protagonisti attivi del “Mecenatismo 2.0”: “Sarà una serie di brevi interventi nello stile dei Ted-ex, di otto minuti ciascuno, sottolineati da un’illuminazione coinvolgente.” Un pomeriggio denso in cui si parlerà anche del progetto Theresia: tra i realtori invitati c’è anche il nostro fondatore e direttore artistico Mario Martinoli.
Al termine della giornata il pubblico voterà uno dei 10 progetti culturali innovativi selezionati dallo staff entro 30 che hanno partecipato a uno speciale bando: “Durante l’evento sarà data la possibilità di esporre in appositi stand fino a dieci progetti culturali interessati a proporsi come oggetto di finanziamento. I progetti culturali, selezionati con bando, avranno modo di presentare al pubblico e ai relatori i propri obiettivi e, al termine dell’evento, il progetto più votato dalla platea riceverà un finanziamento pari all’incasso dell’intera giornata.”