In un’Europa che alza muri verso lo straniero e coltiva crepe al suo interno, anche i musicisti hanno avuto il loro brutto risveglio. La notizia è rimbalzata ieri tra agenzie di informazione e siti specializzati: l’EUYO (European Union Youth Orchestra) è a rischio chiusura, con attività garantite solo fino al 1° settembre, e poi il nulla. La colpa è del completo taglio dei finanziamenti europei, comunicato con pochissimo preavviso. I singoli stati hanno assicurato che continueranno a sostenere le attività di EUYO, ma senza i 600000 euro annui garantiti dalla UE, l’orchestra non può proseguire le proprie attività.
EUYO è stata fondata nel 1976, quarant’anni fa, e fino al 2013 è stata sostenuta dall’Unione Europea come Amabasciatrice di Cultura. Nel 2014, una riforma dei sistemi di finanziamento della UE ha cambiato le cose, e l’orchestra è passata, con molto scetticismo ma senza possibili alternative, sotto il sostegno del nuovo programma “Creative Europe”: il 15 aprile di quest’anno EUYO è stata informata del taglio totale dei finanziamenti. Contando sul sostegno dei singoli stati, il consiglio direttivo dell’orchestra ha confermato gli impegni presi per l’estate 2016 (per quanto riguarda l’Italia sarà come ogni anno a Bolzano il 19 e 25 agosto nell’ambito del Bolzano Festival) ma sicuramente nulla è garantito per dopo l’estate.
Le reazioni naturalmente non sono mancate: per molti è una sconfitta dell’idea di Europa e delle politiche culturali illuminate che sono riuscite a resistere in questi anni, definitivamente affossate dalla burocrazia miope e rigida che governa Bruxelles.
Tuona polemico dal suo seguitissimo blog il critico Norman Lebrecht: “La decisione di Bruxelles di porre fine al finanziamento alla European Union Youth Orchestra ha tutte le caratteristiche di una pratica standard. È il motivo per cui così tanti cittadini europei odiano e disprezzano i propri organi di governo. Il taglio è arbitrario, irragionevole e destinato ad essere fatale, e l’orchestra non ha il tempo di trovare fonti alternative di finanziamento. Gli uomini dietro questa decisione non devono rispondere a nessuno: possono mantenere i loro posti indipendentemente dal risultato di ogni loro decisione. Chi è stato l’ultimo commissario europeo ad essere licenziato per incompetenza?” E fa i nomi dei risponsabili: “Il Commissario alla Cultura giovanile e allo Sport, Tibor Navracsics; Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo e Presidente Onorario della EUYO; Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Europea.”
D’altra parte ci si interroga sul perchè non si sia pensato a dotare di forme di finanziamento alternativo un’istituzione così importante e affermata, lasciandola il balia delle pastoie e dell’incertezza della burocrazia europea.
In ogni caso è partita una mobilitazione per salvare l’orchestra, in nome non solo della musica ma degli ideali che stanno dietro la EUYO: promozione dei giovani e dell’integrazione europea. In moltissimi tra quanti sono passati tra le fila dell’orchestra (la “generazione di Abbado”) ricordano quale immensa opportunità abbia rappresentato questa esperienza.
EUYO chiama i suoi sostenitori a raccolta, invitandoli a scrivere agli uffici Europei e intraprendendo una raccolta fondi per garantire un futuro dopo l’estate.