Finalmente ci siamo! Domani si dà il calcio di inizio al Kraus Tour, il programma 2014 che Theresia Youth Baroque Orchestra dedica a Joseph Martin Kraus (autore che l’orchestra e il suo direttore artistico Mario Martinoli amano particolarmente) e a Mozart. I primi concerti pubblici saranno in agosto, secondo un calendario che prossimamente pubblicheremo su questo blog; intanto, per quattro giorni, gli archi si riuniscono per uno stage di studio – un vero e proprio ritiro! – a Baselga di Pinè, ospiti del Festival “Le tastiere raccontano”. Con un nome come “Theresia” qualche miglior luogo che una verde località ben adagiata in riva a un lago, nel cuore dei monti trentini? Con il lago di Serraia e le ampie distese di prati e boschi, Baselga è allegramente invasa da turisti sia nella stagione invernale che in quella estiva: una piccola invasione sarà anche quella dei musicisti e delle musiciste di Theresia Youth Baroque Orchestra, che però avranno poco spazio per passeggiate in riva al lago o escursioni in quota…
Il programma di studio è infatti denso e sostanzioso, con molte pagine di Joseph Martin Kraus , la Sinfonia “Haffner” di Mozart e il Concerto per clarinetto e orchestra di Stamitz.
Lo stage coinvolge i soli archi per, spiega Mario Martinoli, “lavorare sul suono e creare affiatamento tra i musicisti che hanno già suonato per Theresia nei precedenti programmi e i nuovi componenti, che entrano nell’orchestra dopo le audizioni che abbiamo svolto a gennaio. Abbiamo infatti ampliato l’organico e le new entry sono più del 30%; ci teniamo dunque molto a compattare subito la sezione archi.” Quattro mesi prima del tour di concerti, dunque, già si inizia a studiare: “E’ importante dare un’impostazione essenziale agli archi, sono la base del suono dell’orchestra: lavoreranno mattina e pomeriggio con Claudio Astronio, direttore musicale di Theresia che guiderà l’orchestra anche nei concerti in programma in agosto. C’è poi anche un’importante questione di repertorio: se pagine come la Haffner di Mozart sono eseguite spessissimo e quindi sono di approccio più automatico, con Kraus in un certo senso si parte da zero: alcune delle composizioni in programma, come la Ciaccona o il Balletto sull’Armida, saranno in prima esecuzione moderna su strumenti antichi. Questo significa che Theresia deve costruire la propria interpretazione senza riferimenti, con un lavoro musicale notevole, oltre che interessantissimo.”